Video


Filmnoir Live @ Castello Aragonese (Reggio Calabria 26/08/2021)
Balenando in Burrasca Reading Festival II Edizione

Reading/Performance Castello Aragonese 25/08/2021
L’infanzia dell’Infame
Alessandro Pennacchio (voce) Antonio Aprile (basso)


Un altro morto sulla 106 – Filmnoir
Videoclip – Italia 2017
Durata: 4’18”
Scritto e diretto da Michele Tarzia
Contributi video SS 106 Antonio Aprile
Musica dei Filmnoir
Alessandro Pennacchio voce Domenico Macheda chitarre Antonio Aprile basso Massimiliano Latella batteria
Registrazione, missaggio e mastering Alessio “Lex” Mauro
Esterni: Strada Statale 106
Interni: SpazioTeatro, Reggio Calabria

 


La pelle – Filmnoir
Video live e montaggio di Michele Tarzia
Filmato live al Mia Mamma Mia, Reggio Calabria il 31 ottobre 2017

Voglio ammazzare un impiegatoFilmnoir feat Domenico Canale
Videoclip ufficiale – Italia 2012
Durata: 4’34”
Regia: Christian Maria Parisi
Camera e direttore della fotografia: Guillermo Laurin Salazar
Registrazione e missaggio audio: Fortunato Serranò (PFL studio)
Soggetto: Alessandro Pennacchio, Christian Maria Parisi, Francesco Cotroneo
Fotografie di scena: Silvio Cacciatore
Produzione: Teatro Primo, Sol Latino, Filmnoir
Cast: Francesco Cotroneo, Silvana Luppino, Michele Fedele, Michele Tropeano; Alessandro Pennacchio, Raffaele Zappia, Massimiliano Latella, Antonio Aprile, Domenico Canale.
Ufficio Stampa: Katia Colica (Adexo)

Girato a Reggio Calabria.
Interni: Teatro di posa – sala Teatro Primo
esterni: Reggio Calabria, Arghillà

Live


Voglio ammazzare un impiegato
live @ Mamma mia – Reggio Calabria 31 ottobre 2017

 


Jungla di Carne (inedito dal disco in uscita) + Canone inverso
live @ Rock & Roll Summer Festival Lupardine (Reggio Calabria) 22 giugno 2015

Filmnoir live @ CSOA A. Cartella Reggio Calabria 23 dicembre 2011

L’infanzia dell’infame


versione live solo voce e basso @La Saletta “Reggio d’autore” I serata 26 marzo 2016 – Reggio Calabria

Hai preso il volo
con ali precarie
fatte di stecche, lacci e stampelle
legati laccio
stringilo forte
fammi sentire il pulsare del cuore
è crudele signore
c’è merda dappertutto
anche in paradiso

i beati son tutti ubriachi
Signore la gente non cambia mai
neppure dopo morta

Dalla parte di tutta la rabbia del mondo
dalla parte di tutta l’infamia del mondo

Denti bianchi
come zanne
sotto labbra spaccate
tuo padre non scherza
quando è ubriaco
tuo padre si deve pur sfogare
per tutti i sogni buttati
nel cesso
qualcuno la deve
pur pagare e quel
qualcuno sei tu

Dalla parte di tutta la rabbia del mondo
dalla parte di tutta l’infamia del mondo

Pogrom


Pogrom
È un pogrom
Bambini
Uccisi
In cambio
Di vodka
Tenaglie
Tra i denti
Strappati
A ricchi
Rabbini
Pogrom
È un pogrom
Dietro ruderi
Assassinio
Macellano
Anime
Anime
Anime

Come un mafioso

Sono un bravo ragazzo
Amo il mio lavoro
Non faccio domande
Possiedo la casa
Possiedo la coca
Il ferro in cantina
E le labbra cucita

Come un mafioso
Come un mafioso
Come un mafioso
Come un mafioso

Veleno e disprezzo
D’infanti impauriti
Il mio quartiere
Fa schifo da sempre
Si va in paradiso se ci sai fare
Si va in paradiso
Se impari a pensare

Come un mafioso
Come un mafioso
Come un mafioso
Come un mafioso

Mi scusi signore
Che c’è l’assessore
Il primario
L’amico che ti benedice
Di cosa hai bisogno
Compare di voti?
Di soldi all’inferno
Per il tuo silenzio

Come un mafioso
Come un mafioso
Come un mafioso
Come un mafioso

Vacanze a Rosarno


Sera di festa a Reggio Calabria
Mille varianti di salsicce arrosto
Così ci hanno detto che ci si diverte
È un mondo a passeggio che si mette in mostra
Ma il tempo fratello non lo puoi fermare
C’è posto vacante per l’assuefazione
Mille varianti  per non pensare
Mille varianti per non soffrire

Vacanze a Rosarno per te e per me
A caccia di neri tra gli aranceti
Noi siamo quelli rivolti al futuro
Che intanto mamma è a casa a cucinare

Saltammo sull’auto di mio compare
Uno che parlava di questo e quello
Guarrda l’autostrada sembra una ferita,
disse
guarda l’autostrada sembra la tua vita
colonne di camion in fila indiana
ph ma i lavori stanno per finire, disse
oh ma la merda sta per detonare

Vacanze a Rosarno per te e per me
A caccia di neri tra gli aranceti
Noi siamo quelli rivolti al futuro
Che intanto mamma è a casa a cucinare

Voglio ammazzare un impiegato


Era una sera fetida e umida
l’intera città sembrava marcire
lungo le strade tra le insegne dei bar
una voglia omicida pulsava in me
come una lama di veleno
e vendetta, come una
lama di veleno e
vendetta

entrai dentro
un bar e chiesi da bere
la gola è secca dopo ore al call center
seicento euro per un mese da fame
precario stai zitto e ringrazia il barista
ma la birra non serve a cancellare l’idea
la birra non serve a cancellare
un’idea

Voglio ammazzare un impiegato

Uscii da quel bar e ripresi il cammino
i palazzoni sembravano mostri
la gente per strada
parlava di nulla
soldi partita
stipendio mignotte
e di sogni precari sull’abisso
del niente

Domani mattina
ci torni al call center?
contatto audio, sistema applicato
devi essere freddo deciso e spietato
come il nodo scorsoio del tuo
contratto in scadenza
perché niente serve
a cancellare
l’idea
che

Voglio ammazzare un impiegato
Voglio ammazzare un impiegato

Attraverso

Un uomo muore
Un bambino nasce
E tutto quello
Che scorre nel mezzo
Si chiama vita reale

In entrambi i casi
Non si può far niente
Solo guardare
Quel che succede
Pregare cantare sperare
Pregare cantare impazzire

In certe vite
Non ci trovi vita
Ed in certe morti
Invece la vita continua
Continua ad urlare

Non devi tremare
Non devi soffrire
Sei dentro il sogno
Sognato nel sogno
Di un altro uomo che sogna
Di un altro che sogna

Attraverso il tempo
Attraverso lo spazio
Attraverso la morte
Attraverso la morte
Attraverso la morte

La ballata del guardone

Sono un guardone
Sono uno sfigato
Sono uno sbandato
Sono un illuso sono un poeta
Un pazzo pericoloso sono
Una specie di Pervertito

Sono un lombrico
Che si nasconde nell’ombra
E striscio per il parco e con la bava alla bocca
Guardo il culo delle ragazze
nell’afa d’agosto
a Reggio Calabria Centrale

Come il rantolo
Di un cane in calore
Che cerca una femmina nella giungla d’asfalto
Io vago per i cessi della
Stazione Di Reggio Calabria Centrale

Come Un ladro
Come un disertore
Io rubo la bellezza delle ragazze
Che come gattine si stringono
al pacco dei loro maschietti
nell’afa d’agosto
di Reggio Calabria Centrale

Vorrei farle cantare
vorrei farle ridere
vorrei farle ballare sulla corolla di un fiore
ma io sono un guardone
e posso solo starle a
spiare
e masturbarmi
da solo nella mia stanza
a Reggio Calabria Centrale Centrale

Curriculum pour l’enfer


Dunque
ogni uomo vale
per ciò che consuma
le utopie sono state annientate
il sistema non tollera
incertezze
mi avevano detto
dipende dal livello sociale
dal grado d’istruzione
tuo padre si ammazza di fatica?
dimmi, è questa la fine che vuoi fare?
no di certo,  mi avevano detto
allora?
allora cosa?
devi essere pronto
devi essere migliore degli altri
qualcuno soffre per il tuo benessere
centinaia di migliaia di gonzi
sudano il loro stipendio
mi avevano detto
compila
il curriculum
mi avevano detto
serve un curriculum dettagliato
mi avevano detto: curriculum pour l’enfer

sei un
privilegiato
mi avevano detto
guarda come si comportano gli altri
per avere e possedere e tenere
e strappare e lottare
vedi?
le rate non
sono un problema
il mutuo si ripaga da solo
nelle fauci della nuova economia
la realtà puoi comprarla
mi avevano detto
mentre il futuro diventa passato
vince la gara chi muore con più roba in mano
compila
il curriculum
mi avevano detto
serve un curriculum dettagliato
mi avevano detto : curriculum pour l’enfer

Potere

Masticare con ardore
Consumare con soddisfazione
Finché morte non sopraggiunga
Collassare sul televisore
In attesa della fine
Questa vite è già un suicidio
Se fossi furbo non la rivivrei
Se fossi furbo non la rivivrei

Non mi voglio reincarnare
In ameba o vegetale
Non la voglia un’altra occasione
Nella rotonda dei transiti umani
Inchiodato nel nullo martirio
Un impiego del matrimonio
Facendo finta che tutto vada bene
Mentre ha la tragedia
Mi porge le ciabatte

L’incubo del sogno
Corpo redenzione
Settimo cielo
Girone infernale

Se preghi bene qualcosa cambierà
Se speri bene qualcosa cambierà
Dio mi ha parlato qualcosa cambierà
Facendo finta che tutto vada bene
Qualcosa cambierà
Qualcosa cambierà
Qualcosa cambierà

Stessa fregatura
Stessa fregatura
Cacciatori e lepre
Boia e condannato
Giro di Basso
Stessa fregatura
Stessa fregatura
Stessa fregatura
Ovunque vai
Stessa fregatura
Ovunque sei
Stessa fregatura
Ovunque sei
Stessa fregatura
Ovunque vai